Notti invisibili, giorni sconosciuti
Se il lettore fosse alla ricerca di una versione su carta dell'inquietudine cinematografica prodotta da Tenet di Christopher Nolan, il libro giusto sarebbe senz'altro quello della coreana Bae Suah. Andrea Marcolongo - La Stampa
Un libro di doppi e ombre. Un romanzo composto in maniera meravigliosa e disarmante. - Financial Times
Il giorno seguente, su richiesta della stessa amica, Ayami fa da guida per un romanziere di polizieschi in visita dall’estero. Ma nell’afa che consuma senza scampo Seul in piena estate, l’ordine lascia il posto al caos. I confini della realtà iniziano a logorarsi e il passato si intromette nel presente in modi sempre più dirompenti. La trama si sfilaccia e diventa fluida: personaggi, luoghi e tempi si sovrappongono e confondono in una narrazione ipnotica e disorientante.
Notti invisibili, giorni sconosciuti è un tuffo in un’allucinazione, un’opera incredibilmente originale che scioglie la linea tra realtà e sogno, esplorando la possibilità di mondi oltre quello che vediamo e sentiamo – e rivela perché Bae Suah è considerata una delle voci di spicco della letteratura coreana oggi.
Leggi un estrattoCon le luci spente, l’interno della sala sembrava affogare dietro una tenue cortina d’acqua in cui gli oggetti si disintegravano sofficemente. La realtà perdeva consistenza, diventando quasi invisibile.