Notti invisibili, giorni sconosciuti

Traduzione: Andrea De Benedittis
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Pagine: 168
Formato: 14x21 cm
Formato ebook: ePub con Social DRM
Data uscita: 14 Ottobre 2020
ISBN: 9788867832873
Se il lettore fosse alla ricerca di una versione su carta dell'inquietudine cinematografica prodotta da Tenet di Christopher Nolan, il libro giusto sarebbe senz'altro quello della coreana Bae Suah. Andrea Marcolongo - La Stampa
Un libro di doppi e ombre. Un romanzo composto in maniera meravigliosa e disarmante. - Financial Times
Notti invisibili, giorni sconosciuti è il racconto di un giorno e una notte nel caldo torrido dell’estate di Seul. Per due anni, l’ex attrice ventottenne Ayami ha lavorato nell’unico «teatro sonoro» di Seul per non vedenti. Ma ora il teatro sta cessando l’attività e il futuro di Ayami è incerto. Completato il suo ultimo turno e chiuso il teatro per sempre, Ayami cammina per le strade della città con il suo ex capo fino a notte fonda. Insieme cercano un’amica comune che è scomparsa, mentre intorno a loro il labirinto dei paesaggi urbani inizia a popolarsi di personaggi misteriosi e immagini fantastiche.

Il giorno seguente, su richiesta della stessa amica, Ayami fa da guida per un romanziere di polizieschi in visita dall’estero. Ma nell’afa che consuma senza scampo Seul in piena estate, l’ordine lascia il posto al caos. I confini della realtà iniziano a logorarsi e il passato si intromette nel presente in modi sempre più dirompenti. La trama si sfilaccia e diventa fluida: personaggi, luoghi e tempi si sovrappongono e confondono in una narrazione ipnotica e disorientante.

Notti invisibili, giorni sconosciuti è un tuffo in un’allucinazione, un’opera incredibilmente originale che scioglie la linea tra realtà e sogno, esplorando la possibilità di mondi oltre quello che vediamo e sentiamo – e rivela perché Bae Suah è considerata una delle voci di spicco della letteratura coreana oggi.

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Con le luci spente, l’interno della sala sembrava affogare dietro una tenue cortina d’acqua in cui gli oggetti si disintegravano sofficemente. La realtà perdeva consistenza, diventando quasi invisibile.