5 settembre - 6 settembre

Oliver Rohe al Festival della Letteratura di Mantova

Oliver Rohe è uno scrittore che abita frontiere e crocevia. Nato da padre tedesco e madre armena ha passato la propria infanzia a Beirut, per poi spostarsi in Francia. Al Festival della Letteratura di Mantova 2014 ne parla con Emanuele Giordana.
Oliver Rohe, Una trappola di nome Kalashnikov.

Il nome di Michail Kalašnikov sarà sempre legato a quello della sua micidiale invenzione, l’AK-47, altrimenti noto come Avtomat Kalašnikova. Nato dopo gli orrori della Seconda guerra mondiale, il fucile d’assalto diviene il simbolo globale dell’emancipazione dei popoli e della lotta contro gli oppressori, ma anche l’oggetto del desiderio di mercanti d’armi e dittatori. “Dietro quella sigla austera non c’era soltanto l’inventiva di un giovane costruttore sovietico” ma l’aberrazione di un secolo. E solo un narratore di prima razza come Oliver Rohe (La mia ultima invenzione è una trappola per talpe, Add editore 2013), poteva elaborare da una vicenda così oscura un poetico intreccio tra saggio e biografia. Ne parla insieme al cofondatore e presidente onorario di Lettera22 Emanuele Giordana.

(Festivaletteratura, 06/09/2014, Mantova)[vc_row padding_top=”20px” padding_bottom=”20″ border=”none” inner_container=”true” bg_color=”#f9f9f9″][vc_column width=”1/1″][text_output]

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quando
5 settembre 2014
6 settembre 2014
22:00 - 21:59