30 giugno 2017

Vite che sono le nostre: portare la questione siriana nelle scuole

-di Simona de Simone-

Abbiamo dedicato alla Siria quasi due anni di insegnamento di geografia.
Perché tanto spazio e tanto tempo per un paese che non è contemplato in nessun libro di geo-storia?
Forse perché intendiamo la geografia, materia bistrattata dalle recenti riforme ministeriali, come una disciplina che va “vissuta” sul campo, che più e meglio di altre dice “no” alla scuola del nozionismo inutile e pedante, che c’impone di guardare “oltre” e di aprirci a realtà e situazioni “altre” da noi.
Consapevoli di tutto questo, insieme agli studenti delle classi VA e VB del Liceo Classico B.Zucchi di Monza, ci siamo appassionati alla questione siriana, ci siamo indignati per l’indifferenza e la faciloneria con cui una tragedia umana di proporzioni enormi viene affrontata e gestita dai media, abbiamo cercato di capirne di più, raccogliendo dati, leggendo quotidiani e giornali, incontrando chi di Siria parla perché l’ha vissuta e non per partito preso o per frasi fatte.
Con la Siria e con la tragedia umanitaria della guerra che lì si combatte da anni, ci siamo “fatti le ossa”, abbiamo capito che anche essere cittadini è un privilegio, e che esserlo di un paese democratico è un dono, da tutelare e da difendere.
Grazie alla Siria abbiamo conosciuto persone speciali, che ci hanno restituito la speranza, che ci hanno fatto capire che si può dire di no ad un destino che sembra ormai scritto, che ci hanno regalato momenti intensi con gratuità assoluta.
A tutti loro, a BookCity, ad add editore diciamo grazie per averci fatto diventare grandi.

Simona de Simone insegna lettere antiche al Liceo Classico Zucchi di Monza.
Lo scorso febbraio ha partecipato con le sue classi al progetto Siria, indifferenza e occidente: cosa ne sappiamo? promosso da add editore in collaborazione con Book City: insieme ai suoi studenti ha intrapreso un percorso che è partito dalla lettura e dal commento in classe di Esilio dalla Siria. Una lotta contro l’indifferenza di Shady Hamadi.

Chiamati a una riflessione sul tema della memoria e della situazione contemporanea in Siria e in Europa, con un’attenzione particolare alla tipologia e al tono delle informazioni che arrivano loro a riguardo, gli studenti hanno avuto la possibilità di incontrare Hamadi a scuola, di ascoltare la sua storia e di confrontarsi con lui riguardo il modo in cui i media trattano il tema della migrazione.

A seguire, è stato chiesto loro di esercitare una forma di cittadinanza attiva su questo tema dando concretezza al lavoro svolto in classe, raccontando tramite un video una storia positiva che nella loro esperienza fosse in opposizione a una notizia negativa letta o vista sui media tradizionali o sui social.

immagine di copertina: Memory di Hamid Sulaiman, autore di Freedom Hospital.

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