27 luglio 2018

Passioni che contagiano

– di Francesca Mancini e Fabio Geda-

Questo articolo è tratto dal numero 116 di Liber

Francesca Mancini e Fabio Geda sono gli ideatori di Incendi, la collana di add editore che nasce dal desiderio di raccontare storie di vita come “combustibili” che si propongono di spingere il lettore a trovare e approfondire le proprie passioni.

Quando presentiamo la collana Incendi a noi, di solito, piace partire così, dicendo che le passioni incendiano le vite, le muovono e le modificano; e soprattutto – cosa straordinaria – che sono prepotentemente contagiose.
Per questo abbiamo deciso di costruirci attorno una collana di libri, chiedendo agli scrittori (ma non solo) di condividere una loro passione per un altro scrittore, o per un regista, o per un musicista – un pittore, uno sportivo, un autore teatrale – insomma, per uno di quelli che a noi piace chiamare generatori di bellezza, quella bellezza, quella meraviglia, che vorremmo permeasse la vita di ciascuno. Il primo incendio è stato quello di Luca Scarlini, che ha raccontato David Bowie e la sua maschera più famosa, Ziggy Stardust. Igiaba Scego ci ha accompagnati alla scoperta della musica e del Brasile di Caetano Veloso. Susanna Tartaro ci ha regalato, attraverso la storia di Santoka e degli haiku, una lente di ingrandimento per leggere la realtà, coglierne l’essenziale e le sue molteplici verità. Tito Faraci ha svelato un Topolino inatteso e con lui ha messo a nudo la passione per il proprio lavoro. Marco Rossari ci ha raccontato il mistero multiforme di Bob Dylan, fantasma dell’elettricità, come un sogno di Dickens. Andrea Schiavon ci ha restituito don Milani chiedendo a centinaia di studenti, in giro per l’Italia, di leggere insieme a lui Lettera a una professoressa.
I prossimi autori saranno, tra gli altri, Jacopo Cirillo, Marcello Fois, Davide Ferrario, Andrea Pomella, Matteo B. Bianchi che scriveranno di Massimo Ranieri, di Promessi sposi, di scherma e cinema, di quello tsunami chiamato grunge attraverso i Pearl Jam, e poi di Yoko Ono.
Cosa sono gli Incendi? Non sono biografie, anche se raccontano storie di vita. Non sono saggi, anche se contengono riflessioni sugli autori in oggetto e sulle loro opere. Sono racconti, soprattutto.
Narrazioni combustibili che, finita la lettura, dovrebbero spingere il lettore a fare propria quella passione, o a cercarne altre, a cercarne di proprie, ancora più intime, ancora più deflagranti. Ma cosa tiene insieme Bowie e don Milani, Manzoni e Topolino, la cultura pop e quella classica? Anzitutto il desiderio di condividere la felicità di un incontro autentico, quello di un autore con la propria passione, e poi un’idea di cultura viva e vivificante, sempre in movimento, mai sazia, e in continua ricerca. Ogni volta che l’esperienza della lettura genera emozioni accende anche un interesse, il desiderio di andare oltre, di approfondire. Ecco allora cosa tiene insieme i libri della collana: la capacità degli autori di coinvolgere il lettore nel loro percorso di conoscenza. Da qui si genera anche l’impegno della casa editrice nel proporre la collana alle scuole, attraverso un kit didattico: Narrazioni combustibili. Guida per costruire passioni.
Entrando in contatto con la passione dell’autore, gli studenti sono spinti a chiedersi se ne hanno una che li ispira, un personaggio che sia di riferimento, di guida. Attraverso le emozioni rielaborate dagli scrittori, attraverso la testimonianza di un’esperienza culturale vissuta con passione, i giovani prendono coraggio per esprimersi e la lettura diventa un’esperienza che li interroga. Il percorso didattico da noi immaginato – in collaborazione con Scuola Holden di Torino e Piano C di Milano – è un mezzo che li conduce per gradi alla produzione di un pitch, un discorso breve, a voce alta, sulla loro passione.
Quando presentiamo la collana Incendi a noi, di solito, piace chiudere così, dicendo che le passioni incendiano le vite, le muovono e le modificano; e soprattutto – cosa straordinaria – che sono prepotentemente contagiose.

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