Esilio dalla Siria

Una lotta contro l’indifferenza

Argomenti: migrazioni, storia
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Pagine: 144
Formato: 14x21 cm
Formato ebook: ePub con Social DRM
Data uscita: 28 Aprile 2016
ISBN: 9788867831159

Che fine hanno fatto la Siria, la sua rivoluzione e il popolo siriano? Dopo il grande successo de La felicità araba, Shady Hamadi torna a raccontare una terra di cui si parla spesso in modo superficiale, mentre continua il suo impervio percorso di pacificazione. Attraverso il suo personale esilio e il racconto della sofferenza di un popolo che sta conducendo una lotta quotidiana contro l’indifferenza, Hamadi affronta temi fondamentali come identità, integralismo, rapporto tra le religioni, libertà e lotta contro la dittatura.

Ricordi, incontri, riflessioni sulla società siriana si alternano in questo volume che «vuole essere un ambasciatore capace di arrivare a tutti coloro che sono confusi dal tanto rumore che si fa quando si parla di terrorismo e mondo arabo». La morte di Mustafa, inghiottito nelle carceri del regime siriano; il viaggio di Samer, un borsellino per bagaglio e tanta determinazione; il ragazzo dell’ospedale di Tripoli pronto a uscire per combattere con un braccio solo; il confronto con gli attivisti della società civile e con la gente di tutti i giorni, puntellano una narrazione che dà volto e dignità alla Siria e a un popolo che vuole l’emancipazione dalla dittatura e dal fondamentalismo, sotto lo sguardo disinteressato (o forse troppo interessato e per questo muto) dell’occidente.

Io non ho mai vissuto un giorno sotto le bombe, non conosco il ronzio che fanno prima di colpire, di uccidere. Non ho sofferto la fame, la sete, né ho mai vissuto nella tenda di un campo profughi. Però conosco quello che prova chi vive un dramma dall’esterno. È come assistere impotenti alla morte della propria madre. Questa è la sensazione che più rappresenta quello che voglio descrivervi. Conosco la sofferenza dell’esilio, perché ci sono nato.

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Vorrei che le mie pagine fossero uno strumento per chi è digiuno di Siria. Durante la lettura vi accorgerete che uso il noi sia quando parlo da «occidentale» sia quando parlo da «arabo». La mia storia personale racchiude in sé Europa e mondo arabo, cristianesimo e islam.

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