Max Mannheimer

Max Mannheimer

Max Mannheimer (6 febbraio 1920 – 23 settembre 2016) era il maggiore dei cinque figli di Jacob e di Margaret, commercianti cecoslovacchi. Il 27 gennaio 1943 Max, la moglie, i genitori e i fratelli sono deportati a Terezin, poi a Varsavia, Auschwitz, Dachau. Solo Max ed Edgar (il fratello più piccolo) si salveranno: vengono liberati dagli americani il 30 aprile 1945, lo stesso giorno in cui Adolf Hitler si suicida nel bunker di Berlino.

Dal 1988 è presidente della Comunità Campo di Dachau. È Cavaliere de la Légion d’Honneur della Repubblica Francese; il centro di formazione giovanile di Dachau è stato rinominato in suo onore in Max-Mannheimer-Studienzentrum (Centro di studio Max Mannheimer), nel 2015 ha ricevuto la Medaille für besondere Verdienste um Bayern in einem Vereinten Europa (Medaglia permeriti speciali per la Baviera in un’Europa unita).

È stato pittore, la sua recente esposizione è consultabile a questo link.
Max Mannheimer si è spento il 23 settembre 2016, pochi giorni dopo la pubblicazione del libro Una speranza ostinata.

Onorificenze e premi

1993, Chevalier de la Légion d’Honneur della Repubblica Francese
2000, laurea honoris causa della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera.
2005, Waldemar-von-Knoeringen-Preis, della Georg-von-Vollmar-Akademie
2005, Oberbayerischer Kulturpreis
2005, Bundesverdienstkreuz della Repubblica Federale di Germania
2005, Bayerischer Verdienstorden
2005, Bayerische Verfassungsmedaille in Silber
2009, cittadinanza onoraria della sua città natale Neutitschein.
2010, membro onorario della comunità religiosa israelitica di Monaco
2010, Bayerische Verfassungsmedaille in Gold.
2010, il centro di formazione giovanile di Dachau è rinominato in suo onore in Max-Mannheimer-Studienzentrum (Centro di studio Max Mannheimer)
2012, Europäischer Karlspreis der Sudetendeutschen Landsmannschaft (Premio europeo Carlo Magno dei tedeschi dei Sudeti)
2012, Große Verdienstkreuz mit Stern della Repubblica Federale di Germania
2013, Commandeur de la Légion d’Honneur della Repubblica Francese
2015, Medaille für besondere Verdienste um Bayern in einem Vereinten Europa (Medaglia per meriti speciali per la Baviera in un’Europa unita)

Libri

Spätes Tagebuch, Pendo Verlag, Zürich 2005, ISBN 3-86612-069-9 (Ristampato da Piper Verlag nel 2010)
Drei Leben, dtv 2012, ISBN 9783423249539
Max Mannheimer – Überlebender, Künstler, Lebenskünstler: Ausgewählte Reden und Schriften von und über Max Mannheimer, von Ilse Macek und Horst Schmidt (Hrsg.), volk Verlag, 2011,
Max Mannheimer, ben jakov, “… ich male nur für mich”. Zeichnungen, Gemälde, Objekte, KZ-Gedenkstätte Dachau, 2010
Max Mannheimer, Die Vermählung der Farben – The Marriage of Colours, Hirmer Verlag, 2016, ISBN: 978-3-7774-2637-2

Film

Der weiße Rabe – Max Mannheimer, documentario, Germania, 2009, 82 Min., Sceneggiatura e regia: Carolin Otto.
Endstation Seeshaupt, Louis Sneh, Max Mannheimer, documentario, Germania, 2011, 94 Min., Sceneggiatura e regia: Walter Steffen. Homepage
Dr.h.c. Max Mannheimer. Überlebender des Konzentrationslagers Auschwitz. 2. DVD; Produktion der Paradigma Entertainment, München 2005.